Castello di Pertia - ruderi
Ruderi di una casaforte risalente all'anno 1000 e rivista nel 1300, in posizione dominate all'inizio della Valle Orco
Scheda
Nome | Descrizione |
---|---|
Comune | Ribordone (Apre il link in una nuova scheda) |
Modalità di accesso | Si accede attraverso un sentiero dal Capoluogo di Ribordone con una mezz'ora di cammino oppure da Sparone per circa due ore e mezza. |
Il castello di Pertia, o Pertica, è disegnato e descritto dal cronista Azario nel suo “De Bello Canepiciano” del 1362 come edificio contro il quale nessuno poteva portare attacchi perché costruito su una rupe alta un miglio e con accesso facilmente difendibile tra le rupi. La leggenda vuole che la poderosa roccaforte in pietra sia appartenuta a re Arduino e che fosse collegata alla Rocca di Sparone. Durante la guerra del Canavese che contrappose Valperga e San Martino vi fu la conquista, nel 1339, della casaforte di Pertia ad opera di Giovanni Valperga il Maggiore, grazie alla complicità degli abitanti del luogo, evento che cambiò i rapporti di forza tra le famiglie rivali a tutto vantaggio dei Valperga.
Nel XVI secolo il forte venne saccheggiato dagli Spagnoli; nel 1568 è citato in un documento come già in rovina.
Restano parte dei due corpi di fabbrica che si elevavano per tre piani. Sono ancora visibili alcuni elementi notevoli dell’architettura medievale: gli antichi portali trilitici e la caratteristica imponente muratura in pietra a spina di pesce.
Ai piedi del Truch Pertia si trova il nucleo di Betassa con una Casa-torre più tarda di quella di Pertia.
Nel XVI secolo il forte venne saccheggiato dagli Spagnoli; nel 1568 è citato in un documento come già in rovina.
Restano parte dei due corpi di fabbrica che si elevavano per tre piani. Sono ancora visibili alcuni elementi notevoli dell’architettura medievale: gli antichi portali trilitici e la caratteristica imponente muratura in pietra a spina di pesce.
Ai piedi del Truch Pertia si trova il nucleo di Betassa con una Casa-torre più tarda di quella di Pertia.